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di Giancarlo Berardi (testi), Giorgio Trevisan (disegni) |
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Verso la fine degli anni Ottanta, a quasi cent'anni esatti dalla sua nascita, Sherlock Holmes viene riportato in vita per l'ennesima volta, ma con tutto il rispetto e il riguardo che si deve a un gentiluomo d'oltremanica. Su L'Eternauta, nel 1986, vengono pubblicati gli adattamenti di sei avventure di Holmes, sceneggiate da Giancarlo Berardi e disegnate da Giorgio Trevisan.
Tale zelo nel voler rappresentare Sherlock Holmes così come fu scritto non deve però far pensare ad un adattamento pedante, verboso, logorroico; nonostante la necessità, talvolta, di lunghe spiegazioni e monologhi interminabili, il ritmo viene mantenuto dallo scorrere dei panorami, o dalle carrellate di dettagli, o dai flashback. Non mancano, sono anzi piuttosto comuni, tavole in parte o del tutto silenziose, interrotte solo dall'onomatopea di una carrozza in partenza o di un campanello che viene suonato. In tutto questo, l'apporto di Trevisan risulta fondamentale. Dal lato tecnico le ombraggiature, ottenute con le tecniche più diverse, e il gioco di chiaroscuri fanno scivolare il lettore nell'atmosfera dei film della metà del secolo scorso, nitrato d'argento e sonoro monoaurale. Dal lato artistico, le ricostruzioni di Londra operta da Trevisan sono quanto di più meticoloso ed evocativo abbia visto, salvo il lavoro titanico di Eddie Campbell in From Hell; i suoi personaggi, inoltre, sono espressivi ed eloquenti nel solo apparire, tanto che a volte il dialogo appare quasi un sovrappiù. Da segnalare la caratterizzazione del protagonista, che resta originale pur dovendo ispirazione a Basil Rathbone, Peter Cushing e John Barrymore.
Di questi due volumi val la pena di parlare. Stampati in bicromia su un'ottima carta satinata pesante, rilegati nonostante la copertina non rigida, accompagnati da interessanti articoli e cronologie sulle riduzioni cinematografiche delle opere di Conan Doyle (scritti da Renato Venturelli) e d biografie complete ed esaurienti degli autori, nonché da una breve galleria di scorci di Londra firmati Trevisan, sono senz'altro pubblicazioni da esporre fieramente nella propria libreria, tanto per il contenuto quanto per la veste tipografica. Che poi vadano a costare la non trascurabile cifra di diciotto Euro ciascuno... certo, rovina un po' la festa. recensione di Matteo "Abe Zapruder" Scarabelli |
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