"Cambiare o Morire"

Titolo della minisaga sviluppatasi su StormWatch vol. I n° 48-50, è il punto focale della gestione Ellis. Questi tre albi, che portano a conclusione la prima serie della testata (Mr. Warren scriverà anche tutti gli 11 numeri che compongono la seconda, sviluppando le fondamenta per il cosiddetto "ellisverso", la cui analisi esce dai limiti auto-imposti al presente articolo), riassumono e amplificano ogni tema precedentemente suggerito.

La storia si sviluppa così: una cabala segreta di super-esseri, operanti nella clandestinità, decide di rivelarsi apertamente, con lo scopo di fornire le sue conoscenze e capacità all'uomo. Questi misteriosi individui, dopo lunghe meditazioni, hanno realizzato che i loro poteri risultano sprecati se utilizzati per combattere il crimine comune. Devono regalarli a tutti: produrranno conoscenza, benessere, autostima. Escono dall'anonimato con irruenza, colpendo a destra e manca i simboli del dominio, decisi a sottrarre ai governi chi è governato. Negano le religioni, usano droghe e magie, tecnologie e mistero: promettono libertà totale, finito il loro compito si ritireranno. Lasceranno la terra in eredità al futuro (la visione vagheggiata ricorda per certi aspetti le teorie matematico-escatologiche elaborate del botanico Terence McKenna, i cui complicati calcoli sono alla base anche dell'intricato "The Invisibles" di Grant Morrison). Sembrano puri e perfetti. E sono allo stesso tempo dei terroristi. Agiscono senza mezzi termini, non tralasciando mezzi discutibili. Sono talmente presi dall'utopia da non vedere errori. E nascondono al loro interno, forse non troppo inconsapevolmente, spietatezza e disumanità. Rosa Tatuata, in passato, era loro sorella: uccideva quando le veniva chiesto. Poi, Rosa aveva incontrato Bendix, e Bendix le aveva promesso una strada diversa. E Rosa era assurta all'Asgard di StormWatch per volere del Weatherman, che la voleva accanto nel suo personale tentativo di "rivoluzione". I due progetti contrastanti inevitabilmente cozzano. Il gruppo clandestino appare quasi onnipotente: i componenti sono gli Avatar di alcune idee. L'autore li ha modellati su figure iconiche della letteratura grafica: High è Superman, il Cieco è Batman. Ma la loro psiche è diversa. Superman lotterebbe per non dimenticare il Clark Kent che ha dentro, High ha abbandonato le faccende quotidiane ormai da decenni. Batman è vittima della propria abnegazione, ma non toglierebbe mai una vita; il Cieco è incapace di vedere prima con l'anima, e poi con la vista.

Il piano di entrambe le fazioni promette fallimento: Bendix, in un delirio di pazzia, scatena sul rifugio dei suoi avversari prima StormWatch, poi una squadriglia di bombardieri tattici carichi di armi batteriologiche; questo però scatena le furie di un'indomabile Jenny Sparks, che bracca l'ex-comandante lungo i corridoi del satellite-base SkyWatch.

Di nuovo, l'azione frana e diventa carneficina. La setta di High viene spazzata via, lui solo sopravvive, e si getta contro SkyWatch. La Sparks, evidentemente legata a livello affettivo al potentissimo essere, è costretta a scegliere tra la sopravvivenza dell'intero personale innocente che vive sul satellite o quella di un solo, per quanto puro, eroe. La decisione è presa, e l'assalto sconsiderato alla dimora celeste termina con un'unica vittima, tra le lacrime di una donna che canta l'epitaffio per l'amato mai stretto tra le braccia. Il Weatherman, fuggito per miracolo, ha sparso soltanto sofferenza. E nulla è realmente cambiato.

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